Fernando Santarelli è nato a Milano il 21 dicembre 1921 da una famiglia della media borghesia di origine abruzzese. Il padre direttore d’orchestra, la madre casalinga. Dopo il diploma presso l’Istituto Tecnico Commerciale Pietro Verri di Milano si iscrisse alla Facoltà di Economia e Commercio presso l’Università Bocconi, nel frattempo venne assunto dal Banco di Napoli, ma pochi mesi dopo fu richiamato come studente volontario. Nominato Sottotenente alla Scuola Allievi Ufficiali di Salerno, venne inviato in Jugoslavia, prima a Vipacco, poi nelle vicinanze di Novo Mesto a guardia di un fortino sul fiume Krka, da cui ritornò con i suoi soldati dopo l’8 settembre 1943 riuscendo, fra mille disagi, a raggiungere Gorizia. Laureatosi in Economia e Commercio, nel ’45, rinunciò all’impiego presso il Banco di Napoli per dedicarsi all’insegnamento. Per molti anni ricoprì, a Milano, la Cattedra di Materie Giuridiche ed Economiche presso l’Istituto Schiaparelli, il Cattaneo ed infine il Verri; nel ’71 venne nominato Preside sino al 1987 anno del pensionamento. Nel 1989 gli venne conferita la medaglia d’oro di Benemerito della Scuola, della Cultura e dell’Arte. Il Prof Santarelli ha sempre coltivato, oltre alla passione per l’Economia anche quella per la Medicina, pertanto nel ’69, si iscrisse alla Facoltà di Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Milano dove si è laureato nel ’77 con una tesi in gerontologia e da allora si è sempre dedicato alla ricerca sull’invecchiamento.
Il Prof Santarelli sostiene che la scienza moderna consideri in maniera indipendente i vari aspetti biologici e cellulari dell’organismo, perdendo spesso di vista il loro legame intrinseco e la loro organizzazione corale, secondo “un’economia biologica” importante soprattutto nell’invecchiamento e nelle patologie degenerative tipiche dell’anziano. Le cellule che risultano maggiormente danneggiate sono quelle perenni e stabili perché colpite dai processi di invecchiamento del DNA, quali mutazioni e danni telomerici.
In particolare il Prof Santarelli da tempo si interessa ad una ricerca svolta presso il Dipartimento di Farmacologia dell’Università di Milano, che si occupa del ruolo del recettore per la grelina (GHSR) nell’aging. Grelina svolge un ruolo chiave nel mantenimento dell’omeostasi energetica e nel supporto delle principali funzioni metaboliche neuronali tuttavia è noto che queste funzioni sono particolarmente compromesse nei processi dell’invecchiamento e nel corso delle patologie neurodegenerative. Utilizzando anticorpi monoclonali prodotti nei laboratori del Dipartimento, si è finora dimostrato che nelle cellule neuronali GHSR è espresso a livello del corpo dei neuroni ai primi giorni di coltura in vitro (assimilabili ad un neurone giovane) per poi spostarsi verso le estremità sinaptiche (nei neuroni maturi). Inoltre esperimenti compiuti su altre linee cellulari umane e su linfociti di persone appartenenti a diverse fasce di età, hanno dimostrato come questo recettore diminuisca la sua espressione con l’avanzare dell’età.
Il Prof Santarelli ha voluto dare un ulteriore impulso ai suoi studi con la nascita di questa Fondazione che ha lo scopo di supportare la ricerca per lo studio dei meccanismi alla base dell’invecchiamento nonché delle patologie infiammatorie e degenerative ad esso associate e di studiare le strategie per combattere il decadimento fisico della senescenza. La strada da percorrere per contrastare l’invecchiamento è ancora lunga ma grazie al supporto ed ai consigli del Prof Santarelli, la meta appare un pò più vicina.